Decisione: temi della legge - TEMA 9 - DD nella informazione

Il problema in breve
Gli strumenti di democrazia diretta sono applicabili ed opportuni anche in settori collaterali alla attivita' politica. In particolare in quei settori dove o attraverso i quali si esercita il controllo sulla attivita' politica ed i politici.

Per sempio nel settore della informazione, che e' il fondamento stesso della democrazia e la base del possibile controllo popolare. Per questo i gestori del potere politico e della ricchezza sociale ambiscono al controllo dei media, , non da ieri ma da millenni.

Questo controllo invece va dato ai cittadini. Vanno presi in considerazione diversi casi.
- Il caso dei media pubblici (RAI). Il pagamento del Canone deve dare luogo al diritto alla nomina del CDA della RAI e la designazione dei direttori delle testate da realizzarsi anche attraverso trasmissini specifiche di analisi critica delle trasmissioni passate e presentazione dei programmi editoriali dei diversi candidati.

- Il caso di media privati sovvenzionati con fondi pubblici (i giornali).
In questo caso il proprietario privato deve accettare nel consiglio di amministrazione la presenza di rappresentanti eletti dai lettori-spettatori (abbonati al giornale, o che possano provare di essere costanti fruitori del servizio) in numero proporzionale alla media generale delle sovvenzioni pubbliche (in genere 1/3).


Pro
"Santoro lo licenzia chi lo paga". Lo slogan, si e' potuto constatare, ha una certa presa.
L'argomento e' molto sentito e si presta ad attirare fortemente l'attenzione dei cittadini italiani.

Inoltre l'argomento della informazione ed al controllo su di essa e' alla radice stessa della democrazia e alla efficacia della sua applicabilita'.

Si puo' empiricamente constatare che molte perplessita' nei riguardi della democrazia diretta sono in realta' diffidenza nei sistemi di informazione.

La rivendicazione di nuovi strumenti di democrazia implica il doversi porre il problema della formazione della opinione pubblica e quindi del controllo monopolistico da parte dei politici di profesione e delle loro organizzazioni ( i partiti) sui media.

Contro/ problemi generati
SEbbene il problema abbia carattere planetario, non ha al momento veri casi esemplari a cui potersi collegare.
Salvo il "libretto esplicativo" svizzero e calforniano che e' pero' limitato ad una applicazione specifica e la legislazione olandese che prevede finanziamenti dei media con fondi pubblici sottratta ai politici ma resa "oggettiva" attraverso la adesione popolare a "associazioni amici di *** " collegate al media.
Anche se ui viene trattato in forma succinta, il tema puo' avere una estensione molto maggiore.

Per un approfondimento e' possibile esaminare lo studio seguente:
http://files.meetup.com/1274856/ILI_short_OffDem-v4.pdf

Realizzato da OfficinaDemocrazia in collegamento anche con altre associazioni specializzate nel settore.


Da decidere

Se inserire nella iniziativa.

tema importantissimo ma secondo me da trattare con un'altra legge

Concordo con Emanuela, anche se volendo si potrebbe proporre con una raccolta di firme separata, ma ci manca anche la proposta di legge!
a questo punto però non so più come votare...

Una nuova proposta da valutare è l'utilizzo di banche dati ufficiali (INPS, TESSERA SANITARIA, CODICE FISCALE) per informare obbligatoriamente con una comunicazione ufficiale tutti gli aventi diritto al voto di una raccolta firme, elezioni, ecc.

Sarò breve!
Non sono d'accordo per le sovvenzioni dello Stato alla Stampa.
Troppi sono i casi di pseudo giornali di partiti, dichiarati indipendenti che prendono soldi a ufo in cambio di silenzio stampa.
Se un giornale non viene letto non deve andare in stampa solo per prendere le sovvenzioni che sono sprechi inutili. Possono fare informazione in un altro modo.